Il progetto “Autismind”, avviato a giugno 2023, mira a includere e integrare le persone con funzionamento autistico nella comunità, promuovendo la socializzazione e potenziando le reti esistenti. Nasce in risposta all’aumento delle diagnosi di autismo riscontrato sul territorio, in particolare tra i giovani, nell’ottica del potenziamento dell’offerta di servizi conciliativi per le famiglie e dello sviluppo di percorsi individualizzati che supportino progetti di vita personalizzati.
La co-progettazione dei progetti e delle attività – curata dagli operatori di Azienda Socialis e dai partner del Terzo Settore – si basa sul lavoro di un’equipe multidisciplinare (assistenti sociali, educatori, psicologi, infermieri e neuropsichiatri) e si focalizza sullo sviluppo di opportunità di socializzazione e relazione tra i beneficiari e i loro pari. Le attività proposte coinvolgeranno attivamente le persone con autismo, sia nella fase ideativa che in quella esecutiva, aprendosi alla partecipazione di tutti: interventi pomeridiani e scolastici per sostenere l’attività educativa di ragazzi e ragazze e attività sociali, laboratoriali e sportive per ragazzi e minori, realizzate in collaborazione con le associazioni del territorio.
“Autismind” si propone di creare un contesto inclusivo e partecipativo per le persone con autismo, valorizzando le loro capacità e risorse. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, enti del terzo settore e la comunità locale, il progetto mira a migliorare la qualità della vita dei beneficiari e di tutta la comunità, favorendo processi di sviluppo personale, inclusione e coesione sociale.
Tra le iniziative proposte negli ultimi mesi, un’attività di giochi di ruolo per un gruppo di ragazzi e ragazze nel Centro Culturale di Gonzaga e “Orto Narrante”, un ciclo di appuntamenti per entrare in contatto con la terra realizzati a Pegognaga.
Il progetto è realizzato da Azienda Socialis in collaborazione con Coop. Simpatria, Coop. Minerva e vari enti associati, tra cui istituti scolastici e associazioni sportive e culturali del territorio, grazie ai finanziamenti provenienti dal Fondo inclusione persone con disabilità di Regione Lombardia.